Peter Runggaldier e Cristian Mattei sono i due professionisti che disegnano gli slalom, per gli sci e le auto, dispensando consigli per una sciata efficace e una guida veloce, ma sicura.

Visto da spettatore, tutto sembra molto semplice, ma a far funzionare a meraviglia ciascuna delle due attività ci sono altrettanti professionisti, figure di riferimento per il mondo Porsche. Se Peter Runggaldier, grande campione ed ex colonna della nazionale di sci, è colui che mette a disposizione tutta la sua esperienza sia per disegnare le gare di Slalom che per accompagnare i soci alla scoperta dei comprensori sciistici, l’uomo dei pistoni è Cristian Mattei.
Quest’ultimo, figlio della terra dei motori, ha un passato a due ruote (tassellate) fra i fettucciati dell’enduro e i road book dei rally. In seguito, Cristian ha poi raddoppiato il numero delle ruote e sostituito la sella con il sedile, diventando istruttore di guida Porsche e responsabile logistico della Carrera Cup. Il pilota romagnolo è colui che, nell’ambito della Porsche White Cup, ha il non semplice compito di far divertire, in sicurezza, i porschisti del club.
Quest’anno, inoltre, Cristian ha dovuto fare i conti con condizioni di fondo stradale non sempre facili, ma se l’è cavata alla grande…

A Courmayeur, abbiamo dovuto trasformare lo Snow Contest in una prova a tempo su asfalto – racconta – mentre a Bormio ci siamo inventati una divertente
prova di blind driving, in cui le coppie al volante prevedevanoche il pilota, bendato, fosse letteralmente guidato
dal navigatore attraverso una gimcana di birilli.

E com’è andata?
Molto bene, anche se dentro gli abitacoli sono stati messi a repentaglio matrimoni e fidanzamenti…

Crisi di coppia a parte, raccontaci quali sono le maggiori differenze fra la guida su asfalto e quella su neve.
Beh, la differenza principale fra neve e asfalto è che, nel primo caso, è necessaria più sensibilità e fluidità, perché ogni errore è amplificato e le correzioni non sono così insediate ed efficaci. Poi, non tutta la neve è uguale e i comportamenti delle auto variano in base alla temperatura della strada: con una neve intorno agli zero gradi, ad esempio, è più difficile controllare il veicolo rispetto a nevi più fredde. A questo proposito il mio consiglio è di non fidarsi ciecamente di trazione integrale e gomme invernali. Soprattutto quando ci si trova a guidare su fondi ghiacciati, nulla è efficace quanto un buon paio di catene. Vi do un consiglio: quando vi trovate in condizioni di strada innevata o di fondo con scarsa aderenza, provate ogni tanto, a ruote dritte, a dare qualche colpo di freno. In questo modo potrete saggiare il livello di grip garantito dal fondo, per evitare sorprese e adeguare di conseguenza velocità e frenata.

Quali sono gli errori più comuni che si commettono sulla neve?
Il binomio sci/guida sposato dal Porsche Sci Club Italia non nasce per caso. Ci ho fatto proprio caso quest’anno, quando ho fatto l’apripista di due prove di Slalom disegnate da Runghi: il parallelismo fra sci e guida sulla neve è profondo. Ci sono molte affinità fra lo sciare e il guidare un’auto potente sulla neve. Semplificando un po’, posso dire che l’impostazione e la conduzione di curva devono rispettare la stessa idea: si frena prima di cominciare a girare e si accelera una volta che si sono rimesse le ruote dritte. Solo così si evitano sottosterzi in entrata e sovrasterzi in uscita. Tornando agli errori più comuni, li riassumo nel frenare forte e troppo tardi e accelerare troppo presto a ruote ancora girate.
Due cose che fanno perdere il controllo dell’auto e che, con la trazione 4×4, amplificano i loro effetti. Un altro errore piuttosto frequente è fermarsi, magari nel mezzo di un tornante… Ripartire sarà difficile se non impossibile. Bisogna quindi cercare di guidare, anche con poco gas, ma senza piantarsi, adeguando quindi la distanza da altri veicoli per tenersi un margine di progressione.

Spezziamo una lancia a favore del gentil sesso. Vogliamo sfatare, una volta per tutte, il vecchio detto «donna al volante, pericolo costante»?
Certo! Non solo posso confermare che ci sono molte brave guidatrici, ma aggiungo che in genere le donne hanno più voglia di imparare rispetto agli uomini e,
dunque, prestano più attenzione ai consigli che do loro e si impegnano nel metterli in pratica. (continua sotto)

La possibilità di disegnare curve sugli sci e indirizzare traiettorie con il volante si è dunque confermata ricetta di successo, ma senza mai perdere di vista il piacere di sorseggiare un raffinato calice di vino, degustare i piatti della tradizione montanara e condividere queste esperienze con vecchi e nuovi amici.
Inoltre, anche nella stagione appena conclusa, la tradizionale accoglienza e l’esclusività degli eventi è stata accurata. Grazie ai partner di qualità del circuito, non sono mai mancati un caloroso benvenuto e le coccole nelle hospitality, dove i partecipanti sono stati accolti con aperitivi, degustazioni e welcome pack
con i prodotti degli sponsor.
La ventunesima edizione del Porsche Sci Club si è appena conclusa, ma il desiderio di ricominciare ha già portato i più impazienti a dare il via al conto alla rovescia, con l’illusione di velocizzare lo scorrere dei giorni che li separano da un’altra stagione di eventi.
Arrivederci fra nove mesi!

Le foto e il video della 1a tappa a Selva di Valgardena.
Le foto e il video della 2a tappa a Sesto e Passo Monte Croce.
Le foto e il video della 3a tappa a Bormio.
Le foto e il video della 4a tappa a Tonale.
Le foto e il video della 5a tappa a Courmayeur.